mercoledì 30 settembre 2009
SO LONG "LUCY IN THE SKY"...
Chissà, forse la favola nasce per caso o viceversa, è il caso che diventa favola. Fatto sta che ieri, Lucy O'Donnell Vodden, 46 anni, (foto attuale e da piccola) se ne è andata dopo una lunga malattia in quel di Surrey, Londra. Per lei non ci sono stati giorni di celebrità, niente sfilate sul "red carpet", eppure lei, proprio lei ha segnato un epoca, ha fatto sognare intere generazioni che dei Beatles ne avevano fatto il loro portabandiera. E si riapre il caso su quell'acronimo fatale che si lesse nel titolo di uno dei brani più belli del gruppo inglese, quel "Lucy in the Sky with Diamonds" -inserito nell'album "Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band"- che per molti sembrò un inno all'acido lisergico, giusto raggruppando le iniziali del titolo con L.S.D. Ma se allora i sospetti potevano essere più che legittimi visto i tempi che correvano, la storia di quel brano era tutta un'altra cosa. Si dice che un giorno del 1967, Julian, 4 anni, figlio di John e Cynthia Powell, tornato dall'asilo, mostrò al padre un disegno che solo i bambini di quell'età possono fare. "Cosa rappresenta"? gli chiese John. "E' la mia amichetta Lucy nel cielo con i diamanti" rispose il piccolo. E Lucy, per l'appunto, si narra che fosse la O'Donnel, anche lei nell'asilo con Julian e all'oscuro di tutto. Per quel diavolo di John la descrizione del disegno fu folgorante, tanto che in men che si dica, nasceva appunto il brano che portava giusto quel titolo. Era proprio lei dunque la ragazza con "caleidoscope eyes, cellophan flowers of yellow and green", e che viveva in un mondo di "tangerine trees and marmalade skies"? Sembra di si, anche se qualcuno sospetta invece che l'ispiratrice di quel successo possa essere stata la "musa" di Lennon, Yoko Ono. Ma avrebbe un senso "Yoko in the sky with diamonds"?...
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