TORRE DEL GRECO (Napoli)- Non si sa da quale numero sia partito il conto alla rovescia che Carlo lasciava quotidianamente su Facebook. Sappiamo solo che quel numero scendeva sempre più, poi, ieri, con l'ultimo giorno anche un messaggio: "meno 1, sto arrivando all'aldilà", poi il silenzio. E' il padre che lo ha trovato, impiccato nella sua cameretta. Carlo D'Urzo
(foto tratta da Facebook) aveva 15 anni e frequentava con profitto l'Istituto Nautico "Cristoforo Colombo". Amava il mare e la Turris, la sua squadra del cuore. Un "conto a scalare" con la vita dunque, gettato nell'oceano di Internet, tra naviganti distratti e che male hanno interpretato quel messaggio, quasi un appello. Perché Carlo si è lasciato andare se niente lasciava presagire un gesto simile? Carlo aveva l'amore dei genitori, usciva felicemente con gli amici ed aveva una vita del tutto normale. Il "mal di vivere", se c'era, era ben nascosto, e poi Carlo non era un ragazzo "chiuso" né aveva comportamenti problematici. Quindi? Dicono che era molto sensibile, e questo in un epoca "bruciata" può creare disagio. Carlo, capelli biondi e occhi chiari. Così lo ricordano oggi gli amici che su Facebook lo hanno ribattezzato "angelo azzurro". Sul letto della sua cameretta, un ultimo messaggio: "Mamma, papà, amici: non è stata colpa vostra". Dal "virtuale" al "reale", e la vita è volata con un "click"...
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