venerdì 30 ottobre 2009
NAPOLI: LA MORTE IN DIRETTA
NAPOLI - Nemmeno ai tempi di Wild Bill Hickok si uccideva così, bensì gli anni fossero quelli del 1800, del Far West. A Napoli invece lo si fa tutt'oggi, e pure alle spalle, a tradimento. Il video che gira in questi giorni su internet è da brivido, perché quelle poche sequenze registrate da due telecamere diverse e che risalgono all'11 maggio scorso, riprendono gli ultimi istanti di vita di un uomo, tale Mariano Bacioterraccino, 54 anni, freddato in pieno giorno davanti all'ingresso di un bar nel rione Sanità. Camicia bianca, l'uomo sembra non sospettare la fine imminente, fermo sul marciapiede ad osservare il via vai della gente. Un giovane, cappello in testa, lo sfiora entrando nel locale. E' lui l'assassino, che prima di entrare in azione -ripreso questa volta dalla telecamera interna- fa un giro ispettivo nel locale, ritornando immediatamente e a passi sicuri verso l'uscita. Una volta sulla porta, estrae una pistola dalla tasca e spara un primo colpo alle spalle della vittima. Mariano Bacioterrazzano cade in ginocchio sul marciapiede mentre l'assassino, puntandogli questa volta la canna dell'arma a un palmo dalla nuca, (foto) preme di nuovo il grilletto. Senza nessuna fretta, a questo punto il killer si allontana dalla zona, tra l'indifferenza della gente. Un "lavoro pulito" come si dice in gergo, un "delitto di camorra", come sosterranno gli inquirenti. Ma "orrore nell'orrore", è l'indifferenza della gente che si trova sul posto dell'esecuzione: il venditore abusivo di sigarette che ritira con calma il suo banchetto, gente che non si gira neppure al deflagrare dei due colpi e infine, una donna che addirittura scavalca il morto in una pozza di sangue continuando la sua strada. E proprio su questo macabro e vigliacco particolare, Roberto Saviano, autore di "Gomorra", mette in risalto "l'assoluta serenità dell'esecuzione e delle persone che si trovavano intorno", sintomo ormai di un abitudine radicata al sangue della popolazione napoletana, che per scudo alla propria incolumità, osserva il tutto con "tranquilla indifferenza". Non siamo a Tombstone, cittadina di frontiera ricordata per la famosa "Sfida all'OK Corral", ma nella Napoli del Terzo millennio, ancora da stabilire però se "prima o dopo Cristo"...
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