mercoledì 6 luglio 2011
Pane, carità e ... pecorelle
Padre Ralph fu il primo a svelare che l'abito non fa il monaco. Era il 1983 e lo raccontò in "Uccelli di Rovo", dove il sacerdote in questione, travolto da una passione incendiaria, si unì alla giovane e bella Maggie, facendo di conseguenza ardere di passione anche il cuore di milioni di donne di tutto il globo. Orsù, che una buona parte di sacerdoti non sia insensibile al fascino femminile in fin dei conti è cosa risaputa. Ricordo di un prete di paese che ha vissuto nella più assoluta normalità una vita matrimoniale con la "perpetua" e di un altro, incastrato dalla polizia alle tre di notte in un auto ferma sui bordi della statale assieme ad una prostituta. Ci sono anche preti diventati padri di figli concepiti con "allegre pecorelle" -per niente smarrite, anzi-, tra un de profundis e l'altro, ma pensare che un frate potesse arrivare a violentare una suora, beh, questo neppure la più fervida immaginazione lo aveva ancora messo in conto. Ora, nel novero dei misfatti sacerdotali anche questo è successo. Lo dobbiamo a padre Fedele Bisceglia, 74 anni (foto) che arrestato il 23 gennaio del 2006, ieri è stato riconosciuto in prima istanza colpevole "di violenza sessuale ad una suora" dal Tribunale di Cosenza e condannato a 9 anni e 3 mesi di reclusione. Le sue parole alla lettura della sentenza? "Vergognatevi tutti, magistrati, suore e preti, perché è stato condannato un innocente". Evvabbè, cosi fan tutti, ma ore e ore di intercettazioni telefoniche -oltre alla denuncia esplicita della suora in questione- però lo incastrano. Pur non essendo una Brigitte Bardot da far uscire fuori di testa -ve la ricordate la giovane attrice francese nel manifesto vestita da suora?- la religiosa, minuta e spaventata ha raccontato ai magistrati la sua odissea: "Quattro volte mi ha stuprata", passando in rassegna ai fatti: "La prima volta mi spinse a forza nella sua stanza, la seconda erano addirittura in tre dove fui anche picchiata. La terza volta mi legò per i polsi alla sponda del letto e la quarta sul lettino ginecologico dello studio medico". Una porno star in sandali e saio dunque, un "lupo mannaro" in versione francescana, un frate che criticato per le sue frequentazioni un po' "così e così" rispondeva che "più si va all'inferno più si trova la strada per il paradiso", presupponendo che lui, il "volpone", questo "paradiso terrestre" lo avesse davvero trovato. Aldilà di questo e senza cercare di scagionarlo, una cosa non riesco proprio a capire: ma perché questa suora, dopo la prima violenza, ha continuato a frequentare questo... mandrillo? Le vie del Signore sono infinite.... Andate in pace, Amen.
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