sabato 30 aprile 2011
"Arrivederci Roma, good bye, au revoir..."
Anch'io in vena turistica una volta ho voluto gettare una monetina nella stupenda Fontana di Trevi, perché si dice "porta fortuna" e poi...perché lo fan tutti. Chissà, magari mentre la mia monetina volteggiava nell'aria prima dello "splash down" nell'acqua, il "sor Cercelletta", meglio conosciuto come "D'Artagnan", era lì che osservando con discrezione teneva il conto dei suoi guadagni. E' già, perché dopo lo scoop delle Jene -con tanto di botte e spinta in acqua dell'inviato di Italia1-, si è capito in quali tasche andavano a finire "i sogni dei turisti". Un business niente male, poiché sono circa 15.000 euro a settimana che la banda di D'Artagnan si assicurava alla faccia della gente che li vedeva e soprattutto, della Polizia Locale, che proprio mentre il "sor Cercelletta" ramazzava in acqua fino a mezze gambe il tesoretto, era lì ad osservare senza muovere un dito. E questa storia, a sentire proprio il diretto interessato, cioè D'Artagnan, va avanti da anni, poiché proprio lui, tra imprecazioni e invettive -"ti spezzo le gambe, infame!- dirette alla Jena, urla pure che "questo è il mio lavoro", e il resto della banda, altre 4 o 5 persone nei paraggi, conferma e mena l'intruso. E mentre si svolgeva questo "simpatico siparietto" il "lavoro" andava avanti, con una secchiata di pesanti monetine che venivano eclissate verso lidi sicuri, il tutto ancora sotto l'occhio...vigile -si fa per dire- dei "vigili". Il sindaco di Roma Gianni Alemanno ha promesso una severa inchiesta sui due agenti della Polizia Locale -un uomo e una donna- che non sono intervenuti, oltre su di un altro che ancora più compromesso, è stato ripreso nell'atto di intascare una busta passategliela da uno della banda prima che iniziassero i "lavori di ripulimento" della vasca, dileguandosi subito dopo dalla circolazione. Si dice che i soldi della Fontana dovrebbero finire alla Caritas, anche se troviamo strano che questa non abbia mai denunciato la sottrazione... Un episodio tutto italiano quindi, tipo "me devo arrangià", quindi, "mo me frego le monete dato che sò lì e nessuno le pija". Nel 1962 in un vecchio film dal titolo "Tototruffa", spacciandosi per proprietario Totò vendette la Fontana di Trevi (foto) ad un turista americano. Che qualcuno 50 anni dopo abbia fatto altrettanto con D'Artagnan & company?.....
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